«Io & Marley» di David Frankel

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«A loro non importa che tu sia ricco, loro non vestono abiti firmati, loro vogliono solo che "tu" gli voglia bene e in cambio "lui" ti darà tutto il suo cuore».

C’erano una volta due giovani giornalisti che, dopo essersi sposati nel Michigan, scelgono di trascorrere la loro vita nel famoso stato del sole, cioè in Florida. Appena arrivati John e Jenny si sistemano nel loro accogliente focolare domestico, ma John avverte che a Jenny manca qualcosa. Presume che desideri avere un figlio, ma, temendo di non essere ancora pronto a diventare padre, chiede un consiglio al suo amico e collega Sebastian. Questi gli suggerisce di portare Jenny ad acquistare un piccolo cucciolo di Labrador, che chiama Marley. Tuttavia i figli arriveranno e il piccolo Marley crescerà, causando non pochi disastri.

Dopo circa 3 anni dal suo ultimo lavoro,«Il diavolo veste Prada» , David Frankel torna sul grande schermo con la storia di un cucciolo comprato “in saldo” e degli enormi guai che provoca sin da piccolino. Tratto dall’omonimo libro di John Grogan «Io & Marley» è una commedia che poteva rischiare di ricalcare le orme di altri film con protagonisti cani combina guai, come «Beethoven», «Quattro bassotti per un danese» e «Un Chihuahua a Beverly Hills». Tuttavia, in questo caso si narra di una famiglia che, oltre a dover affrontare le difficoltà e le gioie di tutti i giorni, è impegnata a tenere sotto controllo quella travolgente calamità chiamata Marley.
Nonostante lo sforzo del regista non posso sostenere con fermezza che il lavoro di Frankel sia ben riuscito, perché, se inizialmente l’andamento del racconto è abbastanza scorrevole e divertente, forse anche per la buona interpretazione di Owen Wilson, nella seconda parte invece diventa alquanto faticoso mantenere l’attenzione. 
È comunque un film che consiglio di vedere, ma dopo aver bevuto un caffè o fatto un riposino.

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