«One Day» di Lone Scherfig
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Tratto dall'omonimo libro
di David Nicholls, autore anche della sceneggiatura, «One
Day», racconta
la straordinaria amicizia tra Emma Morley (interpretata
dall’attrice candidata all’Oscar Anne Hathaway) e Dexter Mayhew (interpretato
da Jim Sturgess, protagonista di Across the Universe) che nasce
all'indomani di una giornata trascorsa assieme, il 15 luglio 1988, data che
verrà commemorata con un incontro annuale. Eppure una vacanza inaspettata
porterà i due ragazzi ad allontanarsi per molto tempo e quando arriverà il momento
di rincontrarsi, si renderanno conto che qualcosa è cambiato...
"Non pensare che io ci sia rimasta male per stanotte, non voglio il tuo numero nè lettere o cartoline e non ti voglio sposare, sappilo, e di certo non voglio bambini. E comunque vada, domani abbiamo vissuto oggi, e se ci dovessimo incrociare in futuro sarà meglio così!"
(Emma Morley)
Anne Hathaway e Jim Sturgess |
È impossibile e indispensabile non
fare riferimento al best-seller da cui è tratto il film e ovviamente questo
porta alla fatidica domanda: il film si allontana troppo dal testo originale?
Devo ammettere di non aver letto
il romanzo, ma dall’altro canto ho cercato di documentarmi il più possibile,
eppure già prima di fare ciò mi sono accorta che, pur avendo a disposizione la
creatività dello scrittore originale, si è puntato a non tradire i temi più
rilevanti a discapito però del tempo del racconto. Infatti, mi è parso che in
particolare la seconda parte del film sia stata condensata e che i temi siano
stai toccati e non approfonditi.
Questa mia idea mi è stata poi confermata da chi aveva letto il romanzo, i quali hanno anche aggiunto che alcune parti del film erano esageratamente aderenti all’originale, mentre altre come il fallimento lavorativo e la perdita della madre di Dexter non è per nulla affrontato, ritraendolo così come un ragazzo forse troppo superficiale.
Questa mia idea mi è stata poi confermata da chi aveva letto il romanzo, i quali hanno anche aggiunto che alcune parti del film erano esageratamente aderenti all’originale, mentre altre come il fallimento lavorativo e la perdita della madre di Dexter non è per nulla affrontato, ritraendolo così come un ragazzo forse troppo superficiale.
Sicuramente guardando questo
film, non possiamo dire di essere davanti ad una commedia costruita sugli
stereotipi hollywoodiani, ma è una storia ricca di emozioni, di tradizioni, di
luoghi che noi tutti vorremmo conoscere e vivere.
Anne Hathaway e Jim Sturgess |
La tradizione che si rileva
subito è la festa popolare di San Swithin, che si festeggia il 15 luglio e nel
mondo anglosassone, proprio come accade per i due protagonisti, qualunque cosa sarebbe
successa in quel giorno si sarebbe susseguito per quarant’anni.
Infatti, Emma e Dexter si sono
incontrati ogni anno il 15 luglio nei luoghi del cuore, Londra, Edimburgo, Parigi,
posti che, come dice l’attrice Anne Hathaway,
“aiuta a esprimere l’atmosfera della scena e a narrare la storia”, in
cui la città del Big Bang è stata ripresa come se tornassimo negli anni 90,
mostrandola, commenta la regista Lone Scherfig, “eclettica
e piena di vita e visto che Emma e Dexter attraversano un momento convulso
della loro vita in quel decennio, volevo che le scene avessero un che di
sfrenato e di eccessivo, un carattere espressionistico”.
Parigi invece è raccontata in due
momenti diversi della storia ed è evidente questa distanza, tanto che quando si
narra il periodo in cui Dexter è là come insegnate d’inglese, la città appare
elegantissima, mentre quando ci arriva Emma come scrittrice di successo,
acquisisce tutte le caratteristiche bohème.
Tutti questi dettagli non
appaiono mai scontati, ma enfatizzano positivamente la scena, portando gli
attori a non preoccuparsi di ciò che li circondavano a favore dell’interpretazione
e lo spettatore nel mondo di Emma e Dexter.
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